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Intorno alla Roda de Vael. Escursione nel gruppo del Catinaccio




Punto di partenza: Frommeralm (1690 mt.)

A colpo d’occhio: Frommeralm - Rifugio A. Fronza - Passo delle Coronelle - Passo delle Zigolade - Rifugio Roda de Vael - Rifugio Paolina

Dislivello: 505 mt.

Punto più elevato: Passo delle Coronelle (2630 mt.)

Tempo di percorrenza: 6 ore.

lunghezza del percorso: circa 14 chilometri.

Difficoltà:

Consigli ed indicazioni utili: questo è un tour per veri “fanatici” della montagna che vogliono provare l’ebbrezza di una piccola scalata. Il tour offre un panorama strabiliante, in cui sembra di toccare con mano la magia e la storia del Catinaccio.

Descrizione dell’itinerario: si parte dalla Frommeralm (1690 mt.), da dove risaliamo con la seggiovia fino al Rifugio A. Fronza (2337 mt.; aperta d’estate). Sopra di noi si estende il maestoso gruppo del Catinaccio. Sul sentiero numero 550 raggiungiamo il Passo delle Coronelle (2630 mt.) ed in seguito proseguiamo sul sentiero 541 per attraversare, in direzione sud, il Passo delle Zigolade (2550 mt.). Durante il tragitto ammiriamo le bizzarre conformazioni rocciose delle circostanti montagne. Nella risalita verso il Rifugio Roda de Vael (2280 mt.; aperta d’estate; vicino alla Baita M. Pederiva) si mostra al nostro cospetto la maestosa Roda de Vael ed il Masaré. Sul pianeggiante sentiero 549 ci incamminiamo, osservando durante il tragitto il maestoso Latemar e passando accanto ad un’aquila di bronzo, in direzione del Rifugio Paolina nel cuore del Catinaccio di Laurino. (2125 mt., aperta d’estate).
- La saga ci dice che il Catinaccio è il regno del re dei nani Laurino (saga nata intorno al 1200). Secondo la leggenda Laurino possedeva una montagna colma di rose rosse. Guerrieri stranieri distrussero il suo regno ed egli maledì tutte le rose, tanto che impedì loro di fiorire sia di giorno che di notte. Egli era convinto che furono proprio le rose ad aver rivelato agli invasori l’ubicazione del suo regno per poterlo distruggere. Ma Laurino si dimenticò di maledire anche il crepuscolo, ed è proprio in quei momenti che la montagna sembra accendersi di rosso come se mille rose sbocciassero contemporaneamente.

Cartine geografiche: Freytag & Berndt, foglio S 1 (Bolzano - Merano e dintorni); Kompass, foglio 54 (Bolzano); Kompass, foglio 54 (Bolzano)








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